Burro d’arachidi. Impariamo a conoscerlo.

23.08.2017

Approfitto della mia recente trasferta in territorio statunitense per parlarvi di un alimento molto popolare negli stati a stelle e strisce, il burro di arachidi. Qui lo si trova in molte varietà, addizionato con molteplici alimenti ed aromi, in Italia si consuma molto meno e lo si trova in poche varietà di preparazione gastronomica.
Vediamo di scoprire qualcosa di più su questo alimento.
Burro d’arachidi. Impariamo a conoscerlo.

Cos’e’ il burro di arachidi?

L’arachide è una pianta facente parte della famiglia delle leguminose, che a causa delle proprietà del suo frutto è annoverata tra la frutta secca oleosa. Il burro di arachidi è un alimento impiegato da decenni da coloro che praticano attività sportiva a causa delle sue proprietà nutrizionali, la sua versatilità di impiego e non ultimo il gusto gradevole.

Il burro di arachidi dovrebbe in realtà essere chiamato crema di arachidi. Si ottiene mediante trasformazione meccanica a partire dalle sole arachidi. Le arachidi, contenendo una buona quota di lipidi, si prestano facilmente ad essere triturate e trasformate in crema spalmabile. In commercio viene proposto semplice, quindi ottenuto come appena detto dalla triturazione delle sole arachidi, oppure addizionato di sale, oli vegetali, proteine, spezie, cioccolato ecc. Capite quindi che ci possono essere molte combinazioni al fine di rendere lo stesso alimento più appetibile e adatto a tutti i palati.

Quali sono le sue proprietà nutrizionali?

Il burro di arachidi come dicevo, se non addizionato di ingredienti extra, ha le proprietà nutrizionali delle arachidi, per cui una quota calorica rilevante, circa 580 calorie, con circa il 50% di grassi di cui solo il 10% saturi, mentre gli altri sono monoinsaturi e polinsaturi. Trattandosi di un alimento vegetale è completamente assente il colesterolo.
Per quanto riguarda gli acidi grassi monoinsaturi troviamo l’acido oleico, lo stesso presente nell’olio di oliva, prezioso alleato del nostro sistema cardiovascolare. Gli acidi grassi polinsaturi sono delle serie omega 6, tra cui l’acido grasso linoleico, che per l’essere umano, assieme all’acido grasso linolenico (presente ad esempio nel pesce e nei semi di lino) è uno dei due acidi grassi essenziali, ossia non possiamo produrli e dobbiamo assumerli con l’alimentazione.

Sebbene le raccomandazioni riguardanti la sana alimentazione facciano notare che la dieta occidentale sia troppo ricca di acidi grassi omega 6, mi sento di dire che, come spesso accade, un’alimentazione varia è in grado di coprire i nostri fabbisogni nutrizionali. Pesce e semi ricchi in acidi grassi della seria omega 3 bilanciano senz’altro il rapporto con il consumo di omega 6 consentendone quindi l’utilizzo alimentare. Ricordo inoltre che le arachidi contengono un 25% proteine, contenenti, tra l’altro una buona quantità di arginina, amminoacido impiegato nello sport con lo scopo di incrementare il flusso ematico ai muscoli, allo stesso tempo utile per coloro che hanno problemi di ipertensione.

Nell’alimento troviamo circa l’6% di fibra alimentare (questo discorso dipende dalla presenza o meno del tegumento esterno dell’arachide in fase di macinazione, se è presente ci saranno ovviamente più fibre), 20% di carboidrati, minerali e vitamine del gruppo B.
 
Burro d’arachidi. Impariamo a conoscerlo.

Come impiegarlo nella dieta?

Il burro, o meglio, la crema di arachidi si presta ad essere consumato sul pane, date le sue caratteristiche tecnologiche che lo rendono facilmente spalmabile. Può essere utilizzato per preparare dolci, gelato, barrette, sandwich ecc.

Gli atleti di endurance e coloro che si sottopongono a diete fortemente ipoglicidiche trovano in questo alimento un ottimo “carburante” da assumere per colmare il fabbisogno energetico.

Ha controindicazioni

Essendo un alimento molto denso di calorie, ricordo che la densità calorica è la quantità di energia contenuta in 100 gr di un prodotto alimentare, è da utilizzare con attenzione al proprio programma nutrizionale; per atleti come i canottieri, capaci di consumare molta energia al giorno non ci sono particolari restrizioni, mentre per coloro annoverabili tra i sedentari ipocinetici si dovrebbe fare attenzione alla quantità di alimento assunto nell’arco della settimana.

Non ultime sono le allergie alle arachidi, l’organismo può infatti reagire con sintomatologie più o meno forti nei confronti delle proteine in esse contenute, è bene quindi non consumare questo prodotto in caso di allergia alle arachidi. In commercio, come dicevo, esistono miscele addizionate di oli di bassa qualità, talvolta idrogenati, che riducono la “bontà nutrizionale” del prodotto a favore di una migliore emulsione che non presenta separazione di fase.

Il mio consiglio è proprio quello di optare per prodotti che presentano separazione di fase, il che indica che il prodotto non è stato addizionato di altri oli (potenzialmente dannosi per la salute, poiché potrebbero favorire formazioni occlusive a livello cardiovascolare).

In conclusione

Assumete pure questo alimento, state attenti però alla quantità di prodotto che potete permettervi in relazione alla vostra dieta. Altro aspetto è la qualità del prodotto, optate per prodotti con non contengono oli aggiunti a scarsa valenza nutrizionale, come l’olio di palmisto o oli vegetali di non specificata provenienza che hanno un grosso potenziale aterogenico (presiedono alla formazione di placche nei vasi sanguigni). Oltre alle arachidi sono presenti in commercio creme di frutta secca più nota alla cultura gastronomica del “bel paese”.

Nocciole, pistacchi e noci sono senza ombra di dubbio ottime materie prime per la produzione di creme spalmabili dalle valenze nutrizionali riferibili al prodotto di origine. Tengo a ricordare che dal punto di vista tecnologico e nutrizionale valgono le stesse avvertenze che ho dispensato per il burro di arachidi.
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